SCRIPTA MANENT - 11/12/2006

Il dio del fiume

POSTATO DA: PAOLA

In questo momento sto leggendo "il Dio del fiume" di W.Smith; finora non avevo mai letto nulla di suo, e neanche c'era nulla che mi spingesse a farlo; una mia amica me l'ha prestato perché, con il nuovo taglio di capelli, le ricordavo una delle protagoniste, Lostris. Seppur in piena lettura del libro (o forse proprio per questo...)e quindi non sapendo come andrà a finire, e perciò se alla fine mi lascerà qualcosa...c'è sicuramente una parte che mi ha dato delle emozioni forti:

"Una volta conobbi un uomo che era giunto con una carovana da oltre i leggendari fiumi gemelli, il Tigri e l'Eufrate, e che affermava di aver studiato lo stesso problema. Era un saggio, e discutemmo insieme di molti misteri per circa mezzo anno. Ad un certo punto egli suggerì che tutti i sentimenti e i pensieri umani non scaturissero dal cuore, bensì da quella massa molle e amorfa. Cito questa affermazione ingenua solo allo scopo di dimostrare che anche un uomo dotto e intelligente può sbagliare. Chi abbia considerato il cuore, l'organo potente che palpita di vita nel centro del nostro corpo, alimentato da grandi fiumi di sangue e protetto da palizzate d'osso, non può dubitare che sia la fonte da cui scaturiscono i pensieri e le emozioni. Il cuore usa il sangue per diffondere tali emozioni in tutto il corpo. Non avete mai sentito il vostro cuore fremere e accelerare i battiti per una bella musica, un volto incantevole, le parole d'un discorso commovente? Avete mai provato simili sensazioni nell'interno della testa?Anche il saggio venuto da oriente aveva dovuto capitolare di fronte alla mia logica implacabile.
Nessun uomo razionale può credere che una massa esangue di latte cagliato, inerte nella sua scatola d'osso, sappia evocare i versi di una poesia o il disegno di una piramide, e spingere un uomo ad amare o a combattere. Persino gli imbalsamatori lo estraggono e lo scartano quando preparano una salma per il lungo viaggio."