SCRIPTA MANENT - 28/10/2009

Povero Marrazzo: che scherzo del!

DI CIRO


Povero Marrazzo: che scherzo del! Di questi tempi più infelice della sua seconda parte di cognome, che facile si presta a scontati “lazzi” sulla sua vicenda con il (i) trans... Essendo Aspirante Libero di Mente dico subito che come non attaccavo il Silvio Cavaliere per le sue mirabolanti (ma ci sono prove con le “ragazzine”?) avventure con (prezzolate da lui?) avvenenti donnine, ora non mi sento di portare alla gogna il malcapitato Piero, sposato e papà di tre figlie, purtroppo per lui vittima di uno sputtanamento a carattere a dir poco planetario. Mi dispiace sinceramente, è politicamente bruciato. Eppure, lasciatemelo dire, qualcosa di buono lo aveva pure fatto da Governatore del Lazio. Ma tra i commenti di tanta gente c’è la delusione e lo stupore per la vicenda di un uomo che nell’immaginario collettivo era ritenuto una brava persona, uno di sinistra che si scagliava come paladino della moralità nella politica e difendeva i diritti dei cittadini abbindolati da società e truffatori nella trasmissione “Mi manda Rai 3”. Ma lui (udite, udite) nel chiuso della sua stanza, può fare quel che vuole, salvo non inciampi in illeciti penali, con rispetto parlando. I 4 carabinieri e quelli intorno a loro che ci volevano lucrare non ci fanno certo migliore figura. Ecco li vedo i moralisti che dall’alto dei loro pulpiti gridano alla vergogna. Chiariamo: consentire o permettere un comportamento non vuol dire approvarlo o desiderarlo per sé e per i propri cari! E affermare: “mi fanno schifo i trans” oppure “non mi piacciono gli omosessuali” o “mi danno fastidio gli zingari” non vuol dire essere razzisti o intolleranti: loro sono liberi di “esercitare” quanto io di esprimere la mia opinione, addirittura (no politically correct) il mio fastidio! Non condivido ciò che non auguro o desidero per me! Eppoi, più degli eccidi di Stalin e Hitler, oppure di coloro che sodomizzano bambini o schiavizzano ragazze dell’est per la prostituzione, o più ancora di Josef Fritzl, l’ultrasettantenne austriaco che per 24 anni ha tenuto segregata la figlia oggetto di violenza sessuale e che ha partorito 7 figli di cui uno nato morto e seppellito, tenendola rinchiusa in uno scantinato insieme a tre bimbi, ebbene, c’è una cosa che scandalizza ancor più a cominciare dai non credenti: che cioè Dio lasci le mani libere a questi signori! Non li poteva fermare? Se Dio c’è - si protesta - com’è possibile che accadano queste cose? Che permette tutto ciò? Noi vorremmo un Dio burattinaio che ci permetta sì il bene ma senza la possibilità di nuocere a nessuno. Ma sono in sintonia col grande Gaber, di certo non un religioso, quando canta: “Dio c’è ancora, altrimenti io non esisto!” Tutto questo per constatare che visto quel che si vede in giro (bell’italiano!), è triste lo so, viene da pensare che l’uomo non è maturo e preparato per poter vivere del dono indicibile della propria libertà. Povera libertà! Così fraintesa, maltrattata, equivocata: addirittura in suo nome si compiono le peggiori nefandezze! Libertà di capire, di vedere i fatti e basta! Se un commentatore alla radio afferma che l’uomo politico si giudica per il suo operato politico e non per la sua sfera privata tutti stizziti protestano: “E’ un personaggio pubblico deve essere irreprensibile!” Scusate: ma che stronzata! E’ come se io per poter affermare che il fumo danneggia i polmoni non devo aver mai fumato: ma lo dicono meglio e più convinti proprio gli incalliti fumatori!!! Ma “la verità è vera” non a seconda di chi me la proponga, ma per quanto contiene! Non so dire l’autore della citazione, ma al povero Marrazzo mi sento di ripetere: “La vita è quella cosa che ti capita quando sei preso a fare altre cose!”

Ciro