SCRIPTA MANENT - 18/06/2008

Scelsi un istante a caso

DI LUX_FERO

Scelsi un istante a caso e lo riprodussi a matita su un post-it.
Accanto alla torre l'uomo torcia bruciava in nero sul piedistallo. Il vento e la foschia nascondevano non senza difficoltà gli evidenti errori di prospettiva ma il risultato finale era comunque indubbiamente notevole. Il senso di spaseamento circostante era costantemente accentuato dal rumore dei calcinacci persi dall'edificio mossi incessantemente dalle rapide correnti d'aria che imperversavano in quella zona.
Le lacrime salate della donna alla finestra ne acuivano la sete. Presa dallo sconforto, mi chiese perchè.
"Non so di cosa tu stia parlando" le risposi, indispettito.
"Intrappolata in questa torre, il mio unico svago è questo telescopio capace di inquadrare una sola immagine. A dieci anni luce da qui, mi rivedo abbracciata dalla folle passione di mio padre. Ora ti chiedo, mio Dio, perchè?"
Sprovvisto di gomma o correttore strappai il foglio e indisposto dal persistere del maltempo applicai come sono solito fare nei momenti di nervosismo quattro post-it sulle mensole della parete opposta al letto che subitamente intitolai a William Seward Burroughs.

Primo. Il tuo numero di cellulare è 348*******


Secondo. Ti chiami Stefano. Sei vivo, pare.


Terzo. Ricordati che sei un feticista dei Nine Inch Nails e dei biglietti degli autobus dell'ATAC.


Quarto. In caso di violenti attacchi di panico, i sonniferi sono riposti nel cassetto sotto il lavandino.


In seguito capii che si andava facendo sempre più tardi ogni secondo, quindi passai l'ovale al pilone a sostegno del mediano di mischia e mi defilai in tribuna ad osservare divertito. Inciampai su un calzino bucato color mandarino fracassandomi il naso contro lo spigolo del comodino. Violenti conati di vomito cosparsero la gradinata disponendosi come piccoli immissari giallo-verdi sfocianti in un mare di tenero smegma e flemma ove sguazzavan beati ed ignari del loro mesto avvenire miriadi di omuncoli di grigio vestiti. Contrassero gli arti e si lasciarono inghiottire dalla melma bianca. Mi precipitai a cercare tra le varie scartoffie il manuale d'istruzioni.
"Krrrrrrrr... Bzzzzzz... In linea! Krrrrrr... Bzzzz..."
"Krrrrr... Bzzzzzzz... Un attimo, un attimo... Provo a cambiare canale... Krrrrrr... Bzzzz..."
"Krrrrrr... Bzzzzzzz... Faccia in fretta! Si sbrighi, presto, o mancheremo l'allunaggio... Krrrrrrrr... Clic."
Il modulo d'espulsione s'attivò con il meccanismo abortivo automatico e tutti e cinque gli austronauiti furono inghiottiti dallo spazio profondo. Maledizione.