SCRIPTA MANENT - 16/05/2008

Vecchie storie

DI LUCA - KILO

la giornata e' finita, 10 ore fuori casa a
montare banchi frigorifero

? non ce la faccio piu' e adesso mi aspetta
un altra ora e mezzo dentro quell'autobus pieno di gente come me,
disfatta dal lavoro, disfatta da una vita fatta di autobus stracarichi
e puzzolenti, disfatta da lavori sfigati e da amori ancora peggiori.
stasera mi ubriaco e mi scordo di tutto e di tutti; mi voglio
dimenticare dell'esaurimento di mio padre, di mia madre che fatica come
una bestia per tirare avanti tutta la famiglia, di mio fratello che
avrebbe bisogno di un fratello e non di un animale sempre incazzato...
e mi voglio dimenticare di lei ... di quella stronza che per una pera
si da via senza pensarmi...mai"
rude entra nel supermercato dietro alla
fermata dell'autobus sulla salaria, compra una boccia di gin. paga
mentre la testa vaga tra i suoi 1000 problemi ed alzando gli occhi si
vede sfilare da dietro le vetrine l'autobus che lo avrebbe
faticosamente riportato a casa; lascia il resto sul bancone e gli corre
dietro, lo raggiunge gli bussa alle porte, ma l'autista ligio al suo
dovere non concede grazie ed accelerando lo lascia al palo come un
cavallo brocco di capannelle.
seduto e senza fiato, impreca e bestemmia
la degna fine di una giornata di merda; seduto alla fermata.
stappa la
bottiglia ed inizia a bere; con due sorsi se ne scola mezza e l'alcool
a stomaco vuoto lo colpisce duro e basso.
si rialza barcollando come un
animale ferito, infila la bottiglia nello zainetto ed ossessionato
dalla distanza che lo divide da casa corre cercando la prima macchina
da rubare per poter tornare a casa il piu' presto possibile.
la trova
in fretta, una bella 500; aprirla e' un gioco da ragazzi, basta una
chiavetta della simmental.
ubriaco com? e' non si guarda nemmeno
intorno. l?alcool fluidifica tutto in un solo movimento : apre, accende
e con manovra spericolata schizza fuori dal parcheggio nascondendosi
nel veloce traffico serale.
"PIU' IN FRETTA - PIU' IN FRETTA ? CASA -
CASA"
non pensa ad altro, non vuole altro, vede solo il suo letto dove
col sonno annullera' quello schifo di giornata.
.e corre
corre ed
imbocca l'olimpica come un pazzo
"PIU' IN FRETTA - PIU' IN FRETTA ?
CASA - CASA"
zigzaga tra le macchine come se fossero paletti di uno
slalom; clacson incazzati, molte imprecazioni, che si lascia dietro
indifferente a tutto tranne che a quel pedale dell'acceleratore pigiato
come se dovesse uscire dal fondo della macchina.
"PIU' IN FRETTA - PIU'
IN FRETTA ? CASA - CASA"
entra nella prima galleria piu' veloce di un
colpo di pistola, sorpassa una, due, tre macchine, alla quarta si trova
di fronte le luci di un autobus. sterza con violenza incontrollata di
ubriaco.
la macchina si imbarca, e' una 500 non una ferrari, sbatte
contro il muro ed esce rotolando dalla galleria.
l'adrenalina ha
salvato la specie, e' quella che ci fa reagire incondizionatamente
ancor prima di pensare e l'adrenalina salva pure rude.
il silenzio dopo
un incidente ha di solito tempi infiniti, ma rude non lo sente, con un
calcio apre il tettino della 500 e schizza fuori mentre dalle macchine
la gente inizia a scendere per vedere se da quel disastro si e' salvato
nessuno, ma rude non vede nemmeno loro, non puo' fermarsi e lo sa.
la
macchina, distrutta, l'ha rubata. e' un ladro e quindi deve scappare.
rotola giu' dal terrapieno che dall'olimpica porta su corso francia,
ancora una volta si nasconde tra la gente che frettolosamente fa gli
ultimi acquisti prima di rientrare a casa per cena.
l'adrenalina che lo
ha fatto schizzare senza fargli sentire dolori e rumori, piano piano
sfuma e quando entra nel primo bar che trova sulla strada, rude e' una
maschera di dolore, di sangue e di terra, quando chiede un telefono al
padrone del bar, impressionato, gli da quello privato.
"pronto giaco,
viemme a prende, che c'ho avuto un incidente ? sto al baretto sotto
l'olimpica, quello su corso francia ? cori che sto male"
quando giaco
arriva al baretto lo spettacolo e' desolante, rude e' semi-sdraiato su
una sedia con il barista che non sa cosa fare
"gli ho chiesto se potevo
chiamare un ambulanza, ma me lo ha proibito, ci pensi lei e me lo levi
da qui, in fretta che ho gia perso tre clienti"
ha smesso di sanguinare
e adesso i vetri si vedono brillare dalle ferite, la faccia e' una
tartara gonfia e sporca.
giaco aiuta rude a salire in macchina e lo
porta a casa, quando la madre apre per poco sviene; ma e' una donna
forte, nonostante tutto, quanto possono essere forti solo le mamme; lo
mette a letto e chiama il dottore. Mentre giaco esce, la sente piangere
da dietro la porta del bagno.