SCRIPTA MANENT - 14/03/2007

Cuore putrido

DI SIMONA FARRO

il mio cuore ha saziato la tua avidità crudele.
il tuo intangibile amore
ha nutrito la mia antica fragilità
paralizzandomi nel vuoto gelido senza tempo.

ho offerto
(il mio dono)
(il mio sacrificio)
la voluttà del mio corpo
(la mia carne è stata divorata)
(la mia anima è stata annientata)
larva, impalata, lacerata
sono affondata in corpi nudi, avviliti
inconsolabili....

ecco, i miei occhi stanchi sono strisciati
verso te
(mia salvezza)
(mio carnefice)

il calore del tuo corpo
ha riempito giorno dopo giorno
il mio
di un cupo e triste amore


-
ti ho fatto dono delle mie mani.
anche loro tanto ti hanno amato.
hanno curato il tuo piacere,
schiaffeggiato la tua insolenza.
ferito.
quelle mani hanno accarezzato il tuo volto
con desolata rassegnazione
solitudine.
ti hanno amato, umiliato.
quelle mani ora appartengono a te.

-

il calore dell'acqua,ora
è tutto ciò che il mio corpo può sentire.

questo è il mio momento.
ho scelto
abbandonata a
quegli esili e soffocanti respiri di anime pure ed infelici
che imprigionano la mia mente.

quest'acqua rossa
sta accudendo le mie ultime lacrime
quest'acqua quieta
libera me dal tormento
dei miei sensi
mi accompagna nel sogno del non ritorno

...sogno...

osserva il mio corpo, sereno,
disteso in un mare di rose rosse.
Sono Io.
Per Te

misera, nel mio essere
ho tentato di sopravvivere.
in vano, mia cara, in vano
ecco le tue parole d'amore per me.

ti bacio gli occhi e ti perdono.
il tuo spietato amore so perdonare.
il mio perdono potrà liberarti dalla tua disperazione
e permetterti di aprirti alla vita?
la mia morte partorirà te
per la prima volta
e la luce del sole scalderà il tuo cuore
putrido.