PRIMA PAGINA - 09/01/2011

Lega Nord: Buonanno, la camicia verde che piace a Roma. E che qualche provincia l’abolirebbe

DI BORIS SOLLAZZO


Arriva da Radio Rock 106.600 la prima sorpresa politica dell’anno. “Buon anno, Buonanno”, così ha accolto Emilio Pappagallo, nella prima puntata del 2011 del suo morning show, insieme al dj Paolo Di Censo, il sindaco di Varallo e parlamentare leghista Gianluca Buonanno. Intervenuto per i cartelli che vietano burka e affini nel comune da lui amministrato, si è poi dilungato in un’intervista di più di mezz’ora, dove ha accettato un confronto franco e a volte spiritoso con dj e ascoltatori. E il pubblico di Radio Rock 106.600 ha tributato messaggi di stima e apprezzamento imprevedibili, almeno quanto le dichiarazioni del leghista sui generis. “Totti? Lo stimo moltissimo, mi piace molto: tra l’altro trovo le sue pubblicità irresistibili”. Agli ascoltatori che dichiaravano il suo partito come incostituzionale “ha chiesto di venire a Varallo, potrebbero diventare leghisti. Scoprirebbero persone che lavorano sul territorio e non guardano in faccia a nessuno. Pensateci: se Roberto Maroni ha avuto tanto successo contro la mafia, è proprio per questo motivo. Non ha guardato in faccia a nessuno, andando oltre interessi particolari”. Rivela che “ormai trovo simpatizzanti leghisti anche dove vado in vacanza, in Costiera Amalfitana, e che amo Roma, e anche molto. Mi piacciono la città e i suoi locali. Quando ce la prendiamo con la Capitale o con il Sud, ce la prendiamo con quelle istituzioni che lavorano per non cambiare mai nulla, che sono inefficienti. Se c’è l’emergenza rifiuti, se il Mezzogiorno è costretto a chiedere finanziamenti statali ingenti e improvvisi, le colpe vanno cercate anche a livello locale, è indubbio”. Sindaco amatissimo- è stato riconfermato con l’81% dei voti- , ha illustrato molte delle sue, più o meno bizzarre, delibere. “Il caffè più gratta e vinci se prendi una multa? Vuole rendere più sereni i rapporti tra istituzioni e persone. E’ nato quando un combattivo concittadino è venuto in comune a protestare per una multa e io gli ho offerto un caffè. E’ stato subito molto più rilassata la conversazione. E col gratta e vinci hai anche l’occasione di rifarti. Ci tengo a sottolineare che questa come altre iniziative, sono tutte sponsorizzate da privati: non c’è nessun esborso di denaro pubblico”. Dichiara di aver sempre la porta del suo ufficio aperta- tanto da dare il suo numero di cellulare in diretta- e che “pur non essendo un baciapile, ribadisco la bontà delle multe per le bestemmie. Serve ad educare soprattutto i nostri figli. Riguardo al divieto di burka, non è nulla di diverso da quello di entrare in moschea, a Gerusalemme, con abiti consoni o senza scarpe. Paese che vai, usanze che trovi. E ognuno deve rispettare quelle dei padroni di casa. Sul Vaticano… sapete che è lo Stato con il maggior numero di clandestini? Eppure lì non se ne vedono a mendicare o buttati per strada. Come mai?”. Infine rivela che recentemente ha varato un’altra delibera “per cui al momento delle pubblicazioni per i matrimoni, noi come comune consegnamo alla coppia un libretto sulla separazione e sul divorzio. Non perché gli auguriamo di lasciarsi, ma perché sappiano a cosa vadano incontro”.

Sulla statua a Vasco Rossi rivela “che non ce la facevo più a riconoscere il valore di gente morta e sepolta. Ci sono eccellenze che meritano di essere celebrate da vive, e lui è una di queste. E’ venuto anche all’inaugurazione”. E rivela che oltre alle vie già decise per Mussolini, Almirante, Ayrton Senna e Enzo Ferrari, ce ne sarà presto una, magari con statua “di Diego Armando Maradona. Il più grande calciatore di tutti i tempi, a cui già abbiamo dato la cittadinanza onoraria. Gliela diedi in uno dei suoi momenti di difficoltà: ho simpatia per chi cade. Soprattutto se poi si rialza”.

Tornando alla politica stupisce una, seppur parziale, ammissione sull’abolizione di province, almeno alcune. “Quelle legate ai grandi capoluoghi. Quelle come quella in cui è inserito il mio comune, invece, sono necessarie. E non dimentichiamo che le cifre che si risparmierebbero non sono quelle che leggete su libri e giornali. Anche perché la disoccupazione che quest’abolizione porterebbe finirebbe per incidere pesantemente su tutti i bilanci pubblici”. Scherzando, afferma che “sono d’accordo con le auto blu. Io ne ho comprata una di quel colore e me la guido da solo. Facessero così anche molti miei colleghi, risparmieremmo parecchio”. E del suo record di presenze in parlamento- frequenza che ammonta al 98%!- dice “che avrei potuto fare anche di meglio: ma per un diverbio con un rappresentante dell’opposizione ho avuto 5 giornate di squalifica. Proprio come il vostro Totti”.