PRIMA PAGINA - 25/08/2008

Not in my pocket

DI VIVIANA

In questi giorni si discute della finanziaria 2009:

di seguito riportiamo alcuni passi chiave pubblicati dal Il giornale:

Roma - Ecco gli interventi più importanti sui quali il governo punta per recuperare risorse e rilanciare l'economia. Solo la soppressione di istituzioni superflue come le comunità montane e le Province nelle aree metropolitane porterà un risparmio di 3,4 miliardi di euro. Allo studio sconti sulla benzina e i generi di prima necessità da finanziare coi proventi della Robin Hood tax.

Robin Hood tax sugli utili extra
Nasce la Robin Hood tax. Si tratta di un prelievo straordinario sugli extrautili che banche, assicurazioni e petrolieri hanno prodotto grazie ai "guadagni di congiuntura"; cioè i benefici ottenuti dal ciclo economico. Nella sostanza, a banche e assicurazioni verranno ridotte le agevolazioni fiscali; mentre ai petrolieri dovrebbe essere aumentata l’aliquota Ires. Il gettito della nuova imposta servirà per finanziare gli interventi di riduzione fiscale sui carburanti; ma potrebbe essere anche destinato direttamente alle fasce meno fortunate della popolazione, pensionati in testa.

Se il greggio sale l'accisa scende
Lo sconto sui carburanti legato al recupero dell’extragettito Iva per l’aumento dei prezzi del greggio diventerà automatico. Se il prezzo del greggio risulterà in aumento di 2 punti percentuali rispetto al valore di riferimento in euro indicato nel Dpef, scatterà una riduzione dell’accisa, a compensazione del maggior gettito Iva derivante dall’aumento del prezzo industriale dei prodotti. Verranno rafforzati i poteri del Garante dei prezzi in funzione anti-speculativa. Tra gli obiettivi la modernizzazione della rete distributiva e la liberalizzazione del mercato dei distributori in arrivo anche nei supermercati.

Agevolazioni sull'aliquota Iva
In arrivo aiuti fiscali ai settori dell’agricoltura e della pesca per far fronte al caro-petrolio. Tra le misure allo studio della manovra c’è anche l’applicazione di un’aliquota Iva agevolata, al 5%, sul gasolio usato come carburante per questi settori. Si tratterebbe di una misura d’urgenza valida fino al 31 dicembre 2008 e che dovrebbe portare sollievo ai pescatori che vedono erosi dal caro-gasolio i propri margini di guadagno. Non è escluso, poi, che l’intervento immediato possa essere seguito da interventi più strutturali, magari negoziati a livello europeo.

Abolito il divieto di cumulo
È in arrivo l’abolizione del divieto di cumulo fra pensione e reddito da lavoro. Tra le norme allo studio della prossima manovra finanziaria c’è anche la possibilità di cumulare interamente i redditi da lavoro dipendente e autonomo con le pensioni di anzianità, vecchiaia e invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria. A quanto sembra, però, il divieto di cumulo resta in vigore per le categorie di lavoratori la cui pensione viene gestita da enti di diritto privato. Una fattispecie in cui rientrano i giornalisti ma anche altre categorie professionali.

Enti inutili: via chi ha meno di 50 dipendenti
Giorni contati per i piccoli enti pubblici non economici; cioè, quelli con meno di 50 dipendenti. La loro soppressione è prevista da una misura contenuta da un decreto legge che accompagna la manovra finanziaria. Funzioni e dipendenti passano al ministero di riferimento. In via di soppressione anche altri enti con più di 50 dipendenti per i quali non è prevista l’esplicita conferma dalla Finanziaria. Cinque gli enti che verranno sicuramente soppressi: Fondo bombole metano, Ente italiano della montagna, Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Istituto Beata Lucia di Narni, Istituto agronomico d’oltremare.

Addio alla tassa sulle bilance
Via la cosiddetta "tassa sulla bilancia" e l’elenco clienti e fornitori. Sono due delle norme su cui si starebbe lavorando al ministero dell’Economia a favore delle imprese; e che dovrebbero far parte del pacchetto di misure che verranno discusse domani dal Consiglio dei ministri, all’interno della manovra Finanziaria. Si tratterebbe dunque della soppressione dell’elenco dei clienti e dei fornitori ma anche della tassa sulle bilance con il passaggio dalle Camere di commercio ai Comuni delle verifiche periodiche degli strumenti metrici. Un intervento più volte chiesto dalle aziende.

I compiti delle comunità montane ereditati dai Comuni
Due le ipotesi per il futuro delle comunità montane. La prima ipotesi prevede che ogni emolumento, indennità, gettone di presenza erogato in favore dei componenti degli organi delle comunità montane venga soppresso. Di conseguenza entro la fine del 2008 le Regioni provvederebbero a girare ai Comuni beni umani e strumentali delle comunità montane. La seconda ipotesi sarebbe invece quella di considerare le funzioni delle comunità come funzioni fondamentali di Comuni e Province che di conseguenza le erediterebbero in toto. Entrambe vanno nella direzione di una razionalizzazione degli enti pubblici.

Stop alle leggi incomprensibili
Stop alle leggi con rimandi normativi incomprensibili. Si tratta insomma di rendere più leggibili i provvedimenti prevedendo che ogni norma per sostituire, modificare o abrogare norme vigenti debba indicare espressamente le norme che vengono sostituite, modificate, o abrogate. Un elemento di chiarezza che dovrebbe consentire anche risparmi di spesa. La misura dovrebbe far parte della serie di interventi messi a punto dal ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, e che potrebbero entrare nel pacchetto della manovra finanziaria.

Super multe ai redditi on line
Chi pubblica redditi on line, o comunque attraverso qualsiasi mezzo, rischierà una sanzione che potrà arrivare fino ad un massimo di 90.000 euro. La multa prevista sarebbe infatti da 5.000 a 30.000 euro ma potrebbe essere triplicata se risultasse non efficace a seconda del livello di reddito di chi la riceve. Difficilmente il Garante della privacy dovrà in futuro bloccare la pubblicazione on line dei redditi degli italiani come ha fatto pochi mesi fa con l’Agenzia delle entrate che li aveva resi disponibili sul Web per la prima volta nel nostro Paese.

In mano ai privati i servizi pubblici
Rivoluzione in vista nei servizi pubblici locali. Il governo, infatti, sta studiando una norma in base alla quale queste attività dovranno essere affidate o a spa private individuate mediante gare pubbliche o a società a partecipazione mista nelle quali però i privati debbono detenere almeno il 30%. Possibile l’affidamento in deroga a società interamente pubbliche solo se si dimostra che non è possibile un efficace ricorso al mercato. Allo studio anche misure per avviare un’impresa in un giorno e per recuperare 15 miliardi di risorse per le infrastrutture dal Fondo aree sottoutilizzate.

Banca del Sud: c'è già una dote di 5 milioni
Riprova a vedere la luce la Banca per il Sud. Nata con la Finanziaria del 2006 e subito morta nella precedente legislatura, la manovra finanziaria le affida da parte dello Stato una dote di 5 milioni di euro. Sarà una società per azioni. La sede sarà in una regione meridionale e il capitale sarà aperto al contributo di privati e amministrazioni locali. Per rendere definito il percorso della Banca del Sud, le norme prevedono anche la creazione di un comitato promotore entro 120 giorni dall’entrata in vigore della norma che dovrà definire il profilo della nuova banca.

Sì ad assegni fino a 12.500 euro
Si va verso un ritorno a 12.500 euro per la soglia massima di trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili. La misura è una delle norme allo studio nel complessivo pacchetto della manovra finanziaria. Solo dal 30 aprile scorso le nuove norme antiriciclaggio hanno abbassato questa soglia a 5.000 euro prevedendo pesanti sanzioni amministrative che vanno dall’1% al 40% dell’importo negoziato. Per trasferire con un assegno somme pari o superiori a 5.000 euro, è oggi d’obbligo apporre la clausola "non trasferibile" nonché la indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario.

Nuove regole per il part time
Modifiche in vista per le norme sui contratti a tempo determinato. In Finanziaria dovrebbero trovare spazio nuove regole per la disciplina dei contratti occasionali nell’ambito di un’impresa familiare, nei soli settori del commercio, del turismo e dei servizi. Novità in arrivo anche per l’apprendistato: la formazione aziendale dovrebbe essere totalmente regolata nell’ambito dei contratti collettivi di lavoro e dagli enti bilaterali. Allo studio anche una proroga di sei mesi per la delega sui lavori usuranti per consentire il pensionamento anticipato ai lavoratori che svolgono attività particolarmente gravose.

Benefit a chi vive vicino alle centrali
Entro la fine dell’anno il governo definirà i criteri per l’individuazione dei siti per gli impianti di energia nucleare in Italia. È una delle misure contenute nella manovra finanziaria. Si tratterebbe di una delega al governo che, oltre a definire i criteri di localizzazione dei siti, dovrebbe anche individuare le misure compensative da riconoscere alle popolazioni interessate alla loro realizzazione. Queste "compensazioni" sarebbero indirizzate alle famiglie e alle imprese residenti nel territorio vicino al sito e gli oneri sarebbero sostenuti dalle imprese coinvolte nella costruzione o nell’esercizio degli impianti.

Spariscono le province
Potrebbero presto scomparire le Province delle aree metropolitane. Vale a dire che Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli potrebbero rinunciare in tempi brevi agli uffici della Provincia. Secondo le misure previste dalla manovra, l’abolizione dovrebbe arrivare prima della data di cessazione dei consigli successiva all’entrata in vigore della manovra. Il piano per l’abolizione delle Province delle aree metropolitane si rifà al Testo unico sull’ordinamento degli enti locali dell’agosto del 2000 che prevedeva l’istituzione di nove città metropolitane.



e come la stessa manovra viene vista dal sito delle piccole e medie imprese

www.pmi.it sito piccole e media imprese



Approvata la legge Finanziari 2009, primo capitolo di una manovra economica che da qui al 2011 si propone di contenere il deficit del Paese. Un piano triennale da 34,8 miliardi che, allo stesso tempo, si propone di ridurre le pastoie burocratiche, spingere sulla flessibilità (selvaggia?) del lavoro e sveltire le procedure amministrative a carico delle aziende.

Tra le diverse misure approvate ieri dal CdM a Palazzo Chigi, segnaliamo quelle che vanno a interessare le imprese e gli utenti business in generale.

Primo punto da segnalare, senza dubbio la semplificazione: come ampiamente sperimentato, disco verde al progetto "Impresa in un giorno", per tagliare le lungaggini burocratiche e consentire alle start-up di avviare un'attività imprenditoriale adempiendo agli obblighi informativi in sole 24 ore. Basterà un'autocertificazione per "partire", mentre per saranno controlli successivi a garantire la conformità.

Tra le semplificazioni ricordiamo anche l'abolizione in azienda dei libri matricola e libri paga. Per le imprese, poi, taglio di 4mila norme desuete e riduzione del 25% degli oneri amministrativi entro il 2012.

In tema di Lavoro la parola d'ordine diventa deregolazione: la Finanziaria rilancia l'impiego a termine e ripristina quello intermittente, ossia il 'job on call' previsto dalla legge Biagi ma poi abolito con il recepimento del protocollo sul Welfare. A sua volta, quindi, anche la legge attuativa 247 subirà delle rivisitazioni in materia di contratti a tempo determinato, che potranno andare oltre gli attuali 36 mesi.

Novità anche per quanto riguarda le Pensioni, che saranno cumulabili con i redditi da lavoro dipendente ed autonomo. La misura ha valore retroattivo, ossia vale anche per i trattamenti pensionistici liquidati precedentemente.

A livello di Fondi, il giro di vite si fa sentire. L'unico sì che spicca è quello per la Banca del Mezzogiorno, una Spa con capitale iniziale di 5 mln di euro da restituire in 5 anni.

Infine, per quanto riguarda i rapporti con le Banche, segnaliamo che viene abolito l'obbligo di emettere assegni non trasferibili (o di utilizzare sistemi di pagamento elettronico) per gli importi superiori a 100 euro, mentre ritorna il tetto massimo di 12.500 euro per i trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili.



e poi se avete tempo potete ricercate in rete due articoli, uno di Repubblica "indebitati per studiare - l'incubo dei giovani in America di Mario Calabresi" e l'altro "spazio a mutue e polizze sanitarie di Roberto Turno" buona lettura!