PRIMA PAGINA - 22/11/2006

MAFIA: what is it?

DI VIVIANA

Chi l’ha detto che la mafia è peggio?

Ieri ho appizzato le orecchie quando la Gabanelli nell’ultima inchiesta di Report ha parlato dell’uso sconsiderato dei nostri soldi. Dovunque e alla luce del sole.

Nell’inchiesta, di cui riporto alcuni passi salienti su alcuni meccanismi della politica, non si salva nessuno e la cosa che più colpisce è su canale 5 quando ci sono le inchieste di Report si mettono film comici.

No problem, le puntate sia di Report che di Ballarò si possono rivedere in streaming sul sito della rai.

Provate ad indovinare di quale regioni si tratta:

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il signor Mola è l’assessore alla nettezza urbana del comune di XXXXXX, e noi pensiamo che sia l’assessore a doversi occupare di queste cose, a preoccuparsi che 360 persone che prendono lo stipendio lavorino. Ma lui dice di no, che per questo c’è un dirigente sui generis, perché lui, l’assessore, è stato nominato commissario per costituire il consorzio che abbiamo appena visto, ma che il comune non riconosce, però paghiamo noi. Secondo il signor Mola per risolvere il problema il comune deve fare una cosa seria: inserire questa gente dentro la società privata l’ASIA, perché loro non sono capaci di farli lavorare. Ma allora questo commissario ad acta, cioè nominato apposta, cosa ci sta a fare lì? Anche come assessore, cosa fa se non decide niente.
La legge obbliga a fare la raccolta differenziata, in Campania sono stati costituiti 18 consorzi, 2400 dipendenti, stipendiati, nei consorzi che abbiamo visitato noi che però non lavorano, perché la raccolta, che da quel che si vede per strada non si fa, è appaltata a società private. Sta di fatto che i lavoratori, che non lavorano, scioperano.

MASSIMO VILLONE- Senatore DS
Allora supponiamo che io sia uno eletto a funzione di governo, un sindaco, un presidente di provincia, un governatore, ho avuto una campagna elettorale complicata, difficile, costosa, ho avuto i miei ambienti di riferimento, amici, sostenitori, squadre di volontari, imprenditori vicini a me, adesso si aspettano che io dia delle risposte, niente di illecito, beninteso, ma c’è l’imprenditore che vuole il sostegno all’impresa, l’associazione di volontari che vuole l’affidamento del servizio sociale, tutta…allora io che faccio, mi rivolgo al dirigente, dirigente messo là da una giunta precedente, persona per bene, rigorosa, onesta, pignolo, spacca il capello in quattro, osserva le virgole, dice che la Pubblica Amministrazione non deve fare nessun favoritismo, dirigente come tutti i cittadini vorrebbero naturalmente, però per me è un problema. Che cosa posso fare? Lascio lì il dirigente però riorganizzo l’amministrazione. Prendo pezzi degli uffici, li sposto, faccio un altro dipartimento, un’altra area. Le cose che mi interessano le metto da un’altra parte quindi il dirigente sta là ma non si occupa più delle cose mie. A capo di questa nuova struttura metto un nuovo dirigente, un esterno assunto a contratto, naturalmente un amico mio. Nei procedimenti che mi interessano, che producono gli atti che mi interessano metto un comitato di esperti. Naturalmente, nel comitato di esperti lì sono tutti amici miei. Posso fare ancora un’altra cosa: prendo un pezzo di attività che mi interessa, lo esternalizza per così dire. Lo metto in una società a partecipazione pubblico -privato, in una spa nella quale io partecipo come ente. Mi nomino il presidente, mi nomino i consiglieri di amministrazione, in tutto o in parte, revisori, sindaci e quindi sempre amici miei, beninteso, gente di cui mi fido e poi come effetto collaterale se devono svolgere questa attività magari fanno un po’ di assunzioni, faccio assumere quei 30/40 giovanotti che mi hanno dato una mano ad attaccare i manifesti in campagna elettorale. In tutto questo non c’è nessun illecito diciamo. Io non firmo una carta, non tocco nessuno, non ci sono tangenti, non ci sono mazzette, si orienta l’amministrazione verso un risultato che quello della produzione del consenso.

BERNARDO IOVENE (fuori campo)
Resta il fatto che i bocciati alle elezioni, vengono promossi. Era successo per Storace, bocciato dagli elettori come presidente della regione, fu promosso, dai partiti, subito dopo, Ministro della Salute. Comunque sono state tagliate molte scatole cinesi. Per esempio Formez, di proprietà dello stato ma di natura privata, aveva 15 società.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
La signora Moratti ha deciso di non discuterla neanche con noi, perché sull’argomento non ha accettato l’intervista. Ad ogni modo è bene sapere che ogni comune può prendere dirigenti esterni, ma in una certa percentuale. Milano, secondo l’esposto fatto alla corte dei Conti ne poteva prendere 10, invece ne ha pressi 49. Cambiamo regione. I dirigenti dell’ Emilia Romagna sono considerati l’eccellenza della pubblica amministrazione, ma anche qui quelli che sono arrivati sui 58 anni sono invitati a liberare la sedia. Qui però non gli hanno detto al telefono “fra 2 giorni è meglio per voi se ve ne andare” gli hanno dato tempo fino a natale, per lettera. Il responsabile di questa pensata e’ l’assessore Gilli.

MASSIMO PAVARINI- Docente Diritto Penale
Visto dall’ottica mia io ne ho tratto solo dei benefici, il che è una visione un po’ egoistica visto che l’han pagata i cittadini!

MILENA GABANELLI IN STUDIO
La Consulenza è stata commissionata per farsi dire come sono organizzati i vigili, e che per funzionare bene la polizia i vigili e l’università devono lavorare insieme. Il costo per l’originale suggerimento è di 100.000 euro. I bolognesi immagino ringraziano, insieme al prof. Pavarini.

www.report.rai.it