PRIMA PAGINA - 31/05/2007

Testa o croce. Attente! Intervista a Tinto Brass

POSTATO DA: VIVIANA

Il mio posto da morto? L’Eden dei piaceri proibiti.


Tinto Brass,

provocatore, voyeur, narciso, amante dell’espressività dei corpi fino all’eccesso. Ventiquattro anni dopo “La chiave” la sua fama è intatta, almeno quanto i suoi istinti.

L’hanno definita “poeta della carne”, ci si riconosce?
Certo, è un omaggio che mi ha fatto la Cinématheèque Française di Parigi con una retrospettiva nel 2002, e sono d’accordo.

Cosa l’ha spinta alla fine degli anni ’70 a lasciare il cinema che lei definirebbe “serioso” per darsi a quello hard?
L’ho detto per i motivi stessi per cui facevo il cinema serioso, cioè era un modo per esprimere un’insoddisfazione. Prima delle rivoluzioni sociali servono le rivoluzioni sessuali, e da qui sono passato a fare certi film che lei definisce hard.

Ma lei si sente più provocato da certi temi o più provocatore?

Non è che mi sveglio la mattina e dico: “Adesso voglio provocare”. Faccio ciò che mi sento portato a fare, è l’ispirazione.

Le faccio tre nomi: Serena Grandi, Francesca Dellera o Deborah Caproglio?
Stefania Sandrelli.
Un aggettivo per…Anna Galliena?

Brava attrice poco sensuale.

…Claudia Koll?
Brava attrice in tutti i sensi, sia quando eera una donna frivola, come nei miei film, sia come donna mistica, come adesso.

…Anna Jumskaya?
Una bona.

Una donna preferisce guardarla negli occhi, di spalle o nella scollatura?

Nel culo.

Alla sua età ci pensa ancora al sesso?

Quello è uno dei motivi per cui mi manca mia moglie (Carla Cipriani, detta affettuosamente”Tinta”, è scomparsa ad agosto 2006, ndr). Lo facevamo fino alla fine, fino a due mesi prima che morisse ancora… mi addormentavo con la sua mano sulle sue natiche… e adesso la mia mano vaga a vuoto. Tenere la mano sul culo della donna che hai a fianco ti fa fare bei sogni e… gratificanti erezioni.

Ha mai incontrato una donna che le ha fatto venir voglia di lasciare sua moglie?

No. In tv non fanno che parlare di amore, ma nessuno lo sa definire. Amore è un sentimento che si esprime col linguaggio del sesso. Io con mia moglie ho fatto l’amore per 50 anni. Con altre donne mi è capitato di fare sesso, ma è diverso, non si è mai trasformato.

Pensa che la rincontrerà nell’aldilà?
Ma quale aldilà, non esiste!

Ma se esistesse, lei andrebbe all’inferno, in purgatorio o in paradiso?

All’Eden, nel giardino dei piaceri proibiti.

L’ultima volta che l’ha fatto?
Con chi?

No, non le ho chiesto con chi, solo quando…

Ah , una settimana fa.

La prima volta?

Quattordici anni con una donna che faceva i servizi a casa, e che mi svezzato.

Secondo lei il sesso può aiutare la politica?

Sì, sarebbe importante che i politici avessero un atteggiamento diverso. C’è una pericolosa sindrome censoria in atto: da quello che era uno Stato di diritto si sta andando verso uno Stato pedagogico, etico, quindi autoritario e totalitario.

Secondo lei i nostri politici fanno abbastanza sesso?

No, se ne facessero di più non si vergognerebbero di farlo.

E li hanno visti i suoi film?

Alcuni sì, lo so.

Più di centro, di destra o di sinistra?

No, i miei film sono bipartisan.

Perché l’Italia non ha voluto Monamour (uscito nel 2005)?

Perché sono dei bacchettoni ipocriti.

Ma in definitiva a Tinto Brass piace più… guardare o toccare?
Io guardo con le mani.

…culo o tette?
Culo.
…bionde o brune?
Brune sotto, sicuramente. Poi sopra possono essere anche bionde.

…fare o immaginare?
Immaginare per fare.
…sognare o realizzare?
Sognare per far crescere l’ispirazione…laggiù.

Il film che avrebbe voluto fare e che non ha fatto?
Ce n’è uno sulla famiglia Borgia che sono 40 anni che cerco di fare. Ma mi do un alibi, finché non l’avrò fatto non smetterò di fare cinema.

L’attrice che avrebbe voluto e non ha avuto?

Marylin.

E Cristina Parodi?
Beh, all’epoca ha detto di no. Ora nel nuovo copione, “Vertigini”, ho inserito un ruolo per lei, vediamo se accetta.
Per il nuovo film ha anche iniziato un casting on line (su wwwtintobrass.it). Ha cambiato metodi?

Solo per la prima fase. Poi vale il solito sistema della monetina… che lancio quando le attrici sono lì davanti a me: così quando si abbassano a raccoglierla posso osservare il fondoschiena.

Valentina Santarpia

tratto da city 30 marzo 2007