PRIMA PAGINA - 18/05/2007

Perchè la gente emigra? Per non pagare il bollo?

DI VIVIANA

e la politica estera dell'Inghilterra non la vedono?
Lettera da L’Aia
March 29, 2007 on 2:40 pm | In Politica |

Un tempo si emigrava per fame. Ora si emigra per disgusto.
Conosco sempre più persone che se ne sono andate o se ne vogliono andare. E come si fa a dar loro torto? Ecco la lettera di Monica.
Caro Piero,
seguo il tuo blog con interesse e mi riconosco in molte delle tue posizioni. Senza piaggeria, volevo dirti quanto apprezzo quello che fai e come lo fai.
Sono rimasta particolarmente colpita dal racconto della manifestazione milanese dei berluscones. Io ho preso atto ormai da qualche anno della catastrofe italiana, tanto più disastrosa quanto fatta propria da persone in tutto e per tutto normali, che non trovano osceno consegnare il paese e il futuro dei propri figli a gente tanto moralmente compromessa. Me ne sono andata, con mio marito e le mie figlie, e l’ho fatto per salvare la pelle. Vivo stabilmente a Londra, al momento sono in Olanda per lavoro per qualche mese. Ho deciso che prenderò anche la cittadinanza inglese, dimenticando di essere italiana. Se vivi all’estero serve solo a gettarti discredito A PRIORI. Soprattutto voglio lavorare e vivere tranquilla, avere fiducia nelle istituzioni e smettere di essere perseguitata dalla agenzia delle entrate per bolli di auto che non ho più, per irpef che non devo più. Basta. La vita può essere migliore.
Volevo segnalarti il link del sito di Chiswick, (cliccate su government) l’area di Londra dove vivo, e in particolare la parte destinata alla voce local government ai MP, i parlamentari eletti in questa circoscrizione. Troverai i loro nomi, foto, indirizzi (se scrivi rispondono, giuro), il programma che hanno presentato per essere eletti e quello che hanno realizzato finora, così è possibile stabilire una sorta di grado di affidabilità. Sono persone che, sebbene siano parlamentari, si incontrano comunemente anche al pub o al supermercato, senza alcuna scorta. Ho scritto “sebbene”, a riprova di quanto ancora io sia italiana… Le mie figlie non lo saranno più.
Quando lo racconto ai miei amici italiani, i pochi superstiti, mi guardano senza credermi veramente! Ma a Londra, a parte la regina e Blair, nessuno è blindato.
L’obiettivo delle istituzioni in un paese veramente democratico dovrebbe essere questo: rendere conto ai cittadini di quello che si fa per loro, non il casting del prossimo Grande Fratello.
Forse la realizzazione non è ancora perfetta, ma con il loro consueto pragmatismo gli inglesi si sono posti il problema. A me basta.
Un abbraccio di cuore da L’Aia, avvolta nella nebbia.
Monica

dal sito di Piero Ricca


viviana