LIBRI - 13/10/2008

"Le luci del nord cancellino il tuo nome" di V. Vida

DI ROBERTA ZETA

Vendela Vida – Le luci del Nord cancellino il tuo nome.



“Un romanzo teso e avvincente che getta uno sguardo profondo e impavido su un’intensa vicenda umana”. L’ha detto Michael Cunningham, mica uno qualunque. È stampato in cima alla copertina d questo romanzo. Sarà, ma a me una frase del genere fa venir voglia di rimetterlo a posto il prima possibile! Ma è anche vero che allo stesso tempo un titolo così non potrei mai dimenticarlo, e finirebbe per essere il solito libro su cui sbatto ogni volta che giro per le librerie, ricordandomi solo all’ultimo di averlo preso in mano già una decina di volte.

Poi me l’hanno regalato, quindi la stupidissima frase di Cunningham, con tutto il rispetto, non mi ha influenzata più di tanto.

Per fortuna, direi!



Vorrei proprio scrivere una recensione senza dover per forza accennare alla storia; io odio quei riassuntini smunti nell’interno della copertina. Anche quelli mi fan dubitare del libro, mi sembrano degli scarsi venditori che mi suonano alla porta per convincermi di comprare qualcosa che so già che si rivelerà una bufala. Nella mia testa dovrebbe bastare un: “È un bel libro, leggetelo, mi raccomando” per convincervi tutti.



Ahimè, non è così. Ma un titolo così bello, dovrebbe bastare. E se non dovesse bastare, allora affidatevi alla copertina: bianco, neve, la silouhette nera di una donna che passeggiando lascia impronte, e all’ultimo quasi per caso si ritrova a fissare il proprio cammino segnato sul suolo. È questo di cui parla il libro. Clarissa, il giorno del funerale di suo padre scopre che l’uomo a cui ha appena detto addio non era il suo vero padre. Il compagno, l’unica persona di cui si fidava, era a conoscenza di tutto ma non le ha mai rivelato nulla. La madre se ne è andata quando lei aveva 14 anni, arrivederci a mai più. Cosa fare quando tutto ciò su cui ti sorreggevi non c’è più? In chi rifugiarsi? Non trovando più nessuno Clarissa parte da New York verso Helsinki prima, e poi verso le fredde terre della Lapponia con la speranza di riabbracciare il suo vero padre e le sue vere radici.



In quest’avventura quasi magica, sospesa tra le vicissitudini di una popolazione che rischia di estinguersi e una storia personale fatta di sparizioni e perdite, Clarissa si lancia alla scoperta di sé in un mondo irreale fatto di luci sfuggenti, geli epici e ricordi angosciosi. I colpi di scena non mancano, anzi, il romanzo ne è così cosparso che finisce per essere letto tutto d’un fiato (giuro).



Lascia speranzosi, ma ugualmente afflitti. Perché cerchiamo così ostinatamente la nostra felicità negli altri, pur avendo varie prove che questo non ci porterà a nulla? Perché quando stiamo cercando di scappare il più lontano possibile da noi stessi, di non pensare, di dimenticare, ci troviamo inesorabilmente davanti alle nostre impronte sulla neve a ricordarci crudelmente tutto quello che siamo? Sono queste alcune delle domande che mi hanno lasciata addosso le parole di Vendela Vida. Pillole amare mischiate a tante altre caramelline dolci. Voi, le risposte, le avete trovate?





Vendela Vida



Le luci del Nord cancellino il tuo nome



Mondadori 16,00 euro