ENOGASTRONOMIA - 15/01/2007Ristoranti: "Al bric"DI SIMONE CARGIANIContinua a piacerci sempre di più questo ristorante a pochi passi dalla suggestiva Campo de’ Fiori. Ci piace per la corposa e attenta proposta vinosa, ci piace per la cura “maniacale” dei dettagli e ci piace soprattutto per la cucina, creativa ma non troppo e sempre attenta alla qualità delle materie prime. E’ difficile passare davanti alla vetrina dei formaggi (italiani e non, rari e meno rari) e non fermarsi a guardarli e…poi a gustarli. La calda accoglienza dell’ambiente (arredato e illuminato in modo soft), ben si coniuga con la gentilezza nel servizio, rispettoso anche del galateo diversificando il menù per il gentil sesso (dove non compaiono i prezzi). Il nettare di Bacco occupa quasi tutta la scena, con una lista dei vini a dir poco enciclopedica: un’infinità di etichette da tutto il mondo, forse (ad essere fiscali) il volume può essere poco user-friendly. Ricarichi in linea con la categoria del locale, vasta la mescita di distillati e vini da meditazione. Un tris di ottimi antipasti ha aperto le danze: polenta alla brace con lardo della Garfagnana e friggitelli, millefoglie di patate al guanciale di Norcia e crocchette di orata al cedro. Gustosi i rigatoni con taleggio, peperoncini dolci, capperi e acciughe; notevole la spalla di agnello al pecorino di Predappio e, per dessert, deliziosa la marchesa al cioccolato con crema inglese alla menta romana e gelato di cioccolato al Demerara. Conto un po’ salato, ma ottimo indirizzo da provare almeno per un’occasione speciale. |