ENOGASTRONOMIA - 27/07/2009

Ristoranti: San Teodoro

DI SIMONE CARGIANI

Incastonato tra il Foro Romano, il Campidoglio e il Circo Massimo, il ristorante St.Teodoro è un affascinante approdo per il gourmet esigente. La tranquillità che si respira in questo angolo di Roma antica rende ancora più piacevole la sosta, soprattutto nello spazio all’aperto che affaccia direttamente sulle piccole viuzze che circondano il palazzo. All’interno l’arredo è sobrio ed elegante con le volte in mattoncini e un’illuminazione ben pensata, in modo da creare un’atmosfera calda e accogliente. Il servizio è professionale e non distaccato, svolto con una certa tempestività senza risultare pressante. Il menù (esposto correttamente anche all’esterno del locale) propone piatti di terra e soprattutto di pesce, che rivisitano la tradizione con assennatezza e moderazione. La carta dei vini è ben strutturata, con diverse offerte al bicchiere, ma dai ricarichi alti; variegata anche la lista delle acque minerali. Partiamo con un ottimo cestino del pane, con vari tipi per lo più biologici e grissini sfiziosi come quelli al nero di seppia, per poi continuare con il nostro antipasto ben assemblato: ritagli di seppie con finferli e bottarga di muggine, saporito e ben equilibrato nelle sue varie componenti. Promosse senza alcuna esitazione le fettuccine fatte a mano al ragù di zuppa di pesce, sapido e carnoso; piacevoli anche i tagliolini neri alla colatura di alici e seppie croccanti, ma un po' troppo delicati per lo scarso contributo della colatura stessa. Tra i secondi abbiamo preso i piccoli e teneri calamari alla griglia: gli aggettivi sono nel nome del piatto ma li sottoscriviamo, trovandoli una fresca conferma delle buone materie prime qua utilizzate. Morbido il polpo verace in coccio, dal sapore assai lieve e un po' sfuggente. Ottima conclusione con un gustoso e fresco "zabaione in crosta", ove quest'ultima era in verità sbriciolata all'interno.

Via dei Fienili, 49/51
Telefono: 06.6780933
Chiuso: Domenica
Prezzo medio: 74 euro