ENOGASTRONOMIA - 13/03/2009

Ristornati: Osteria Fernanda

DI SIMONE CARGIANI

Nella strada che da Porta Portese conduce al Piazzale della Radio si trova questa osteria che continua a convincerci. Lo fa per diversi motivi, a partire da un ambiente accogliente nella sua semplicità, con pareti arancioni per le due piccole salette, tavoli in legno e particolari simpatici, come i sacchi di juta utilizzati nella ringhiera del soppalco. Nei mesi caldi i coperti aumentano grazie ai tavolini disposti nel marciapiede antistante. Da encomio anche il servizio, ovviamente informale vista la tipologia di locale, ma cortese e preciso: abbiamo apprezzato la carineria di portare come appetizer un assaggio di un piatto che non abbiamo potuto ordinare in quanto terminato. La parola osteria nel nome del ristorante se da una parte rispecchia il mood del luogo, dall’altra può essere forviante circa l’offerta della cucina che, difatti, è contraddistinta dalla presenza di diverse preparazioni creative mediamente ben eseguite (alcune imprecisioni però non mancano). La nostra ultima cena è iniziata con il suddetto appetizer, degli ottimi cappellacci alle olive con ripieno di coniglio e salsa di puntarelle. Per proseguire un polpo rosticciato con quenelle di melanzane e chips di patate, equilibrato nei sapori, ma con il pesce leggermente gommoso, e degli involtini di cappesante con coniglio e carciofo alla giudia, buoni nella consistenza ma con le prime un po' in disparte. Eccellenti, fra le paste, i pici al vino rosso, polpettine di agnello, verza e pecorino di fossa, un pelino sotto, ma sempre gustose e delicate le caramelle di bufala con salsa di gamberi e zucchine croccanti (queste ultime le abbiamo trovate inopportune in quanto appesantivano l'insieme); ben eseguiti gli gnocchi al nero di seppia con calameretti, bottarga e carciofi. Qualche perplessità ce l'hanno destata i secondi, un petto d'anatra con ananas caramellata, pere e prugne, saporito ma un po' tenace, e una tagliata di angus argentino con patate e funghi (piatta al palato). Chiusura affidata ad un gustosissimo semifreddo al croccante di nocciole, da preferire al tiramisù espresso, discreto, ma slegato nei componenti (la crema dalla bagna di caffè). Insomma, qualche difettuccio c’è (si veda anche la lista dei vini piuttosto ristretta, con molte regioni assenti), ma complessivamente ci sentiamo di promuovere questo ristorante, anche in considerazione di prezzi che, visto il tipo di cucina, ci paiono più che adeguati.

Via Ettore Rolli, 1
Tel: 06.5894333
Chiuso: Domenica
Prezzo medio: 38 euro