ENOGASTRONOMIA - 18/10/2007

Ristoranti: "Casa del jazz"

DI SIMONE CARGIANI

Sono ormai passati due anni dall’inaugurazione di questa nuova struttura interamente dedicata al Jazz e ai suoi molteplici stili, ottenuta dalla ristrutturazione della villa confiscata all’ex boss della banda della Magliana Enrico Nicoletti, e successivamente passata al Comune di Roma. Tre gli edifici che la compongono: un auditorium di circa 150 posti con un ricco archivio audiovisivo, sale di prove e di registrazione con una foresteria ed, infine, un ristorante. Ovviamente, oltre all’amore per questo genere di musica, siamo venuti a visitare questo posto per verificare l’offerta gastronomica. L’ambiente è arredato in stile minimal, sui toni del bianco e nero (a richiamare idealmente i tasti del pianoforte), con più salette disposte attorno ad una sala centrale che accoglie il bancone quadrato dove si esibisce il maestro di sushi. Il menù è limitato a poche portate (ed è anche poco accattivante esteticamente) e propone piatti tradizionali realizzati, a nostro avviso, in modo alquanto approssimativo; note orientali con poche specialità giapponesi (sushi, sashimi e tempura) preparate discretamente. Carta dei vini ridotta all’osso (inglobata nello stesso menù), con etichette per lo più commerciali ma almeno con ricarichi nella media; piccola lista di vini alla mescita (6/7 tra bianchi e rossi). Il servizio, poi, è cortese ma poco professionale (abbiamo dovuto chiedere dei bicchieri più adatti al vino scelto e l’apertura della bottiglia è avvenuta con il botto finale!): vogliamo sperare che sia ancora in una fase, seppur lunga, di rodaggio! Tradizione giapponese e italiana per i nostri antipasti: nighiri di salmone e tonno, uramaki california (avocado e polpa di granchio) e hossomaki mignon con tonno, tutti con il riso poco compatto; baccalà mantecato con crostini di polenta, dal pesce fastidiosamente acquoso. Note stridenti per i primi piatti: garganelli all’amatriciana di mare con moscardini, pachino e pecorino, dalla pasta scotta e dal condimento sovrastato dal formaggio e tonnarelli alla carbonara di mare (con pesce spada e bottarga), carichi di olio e con il pesce troppo cotto. Sottotono i due secondi: tagliata di manzo con i carciofi (carne tenace e ortaggio duro e pungente), filetto di dentice in crosta di mandorle con arance e timo, dalla carne stracotta. Pensavamo di concludere con una piacevole nota dolce, ma purtroppo il crumble con frutta di stagione era semicrudo. Il caffè, sottoestratto e senza crema, è stata l'ennesima stecca di una cattiva interpretazione.

Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55
06 7008370
Chiuso: lunedì
prezzo medio: 42 euro

www.romanelpiatto.it