CINEMA - 12/01/2007

"The Prestige" di C. Nolan

DI FABIO PUCCI

Un campo ricoperto da centinaia di cappelli a cilindro. Un teatro e numero magico. Un omicidio e un processo.
Così si apre l'ultima fatica di Christopher "memento" Nolan. Il quale, dopo averci regalato un'intelligente ed intrigante rilettura dell'uomo pipistrello, confeziona il suo film più bello e complesso.
Attraverso una struttura narrativa non lineare, congeniale all'argomento trattato, Nolan ci "trasporta" in un mondo spietato, avvolto dal mistero, dominato dalle illusioni e dalle verità nascoste (a ben guardare, quindi, un mondo non troppo distante dal nostro).
E ci racconta la storia di due uomini, opposti e uguali, tristi, incapaci di amare perchè incapaci di condividere i propri "segreti". E dell'ossessione di entrambi per la magia, per il "prestigio".
Come i maghi illusionisti della sua opera, Nolan cattura l'attenzione dello spettatore per tutta la durata della pellicola, riuscendo nella sempre più difficile impresa di stupire (tra l'altro, senza ricorrere ad effetti speciali).
Grande cast, su cui spicca la perfomance del bravissimo Michael Caine. Peccato per Bowie/Tesla, doppiato in maniera ridicola da Roberto Chevalier.
Un film magnifico. Vivamente consigliato.