CINEMA - 11/12/2006

"Flags of our fathers" di C. Eastwood

DI FABIO PUCCI

Con tutta probabilità, la sfortuna più grande per Marty Scorsese sarà quella di doversi
nuovamente "battere", nella prossima edizione della "notte degli oscar", con Clint Eastwood.
E questa volta sarà molto dura. Ma facciamo un passo indietro. Una premessa per tutti coloro che non conoscessero ancora Clint Eastwood. O che pensassero a lui solo come il cowboy dalle due espressioni (quella col sigaro, e quella senza) nei film di Leone; o come lo "sporco" poliziotto della saga di Callaghan.
In realtà mr. Eastwood è ben altro.
E' un grandissimo autore, che negli ultimi 20 anni ci ha regalato almeno quattro capolavori (tra cui mystic river), e che oggi, a 76 anni suonati, con grande coraggio e una "vitalità" assolutamente invidiabile, affronta uno dei capitoli della seconda guerra mondiale, decidendo di raccontarci la battaglia di Iwo Jima senza retorica ma con una grandissima lucidità e sensibilità.
La guerra (le guerre!) è un incubo, da cui troppo spesso è difficile svegliarsi.
E proprio con un "incubo" inizia questo splendido "flags of our fathers", per proseguire poi attraverso la "Storia" raccontata da una foto (quella famosissima del gruppo di soldati che piantarono la bandiera sullla cima della collina) e la "storia" di uomini semplici che, prima di andare a morire, pensano alle loro donne e ai loro cari sentendo jazz (una delle irrinuciabili passioni del regista).
Qui si parla di "persone", non di eroi. Perchè quelli, come dice uno dei protagonisti del film, sono solo una nostra "creazione" ,di cui abbiamo bisogno.
Grande regia (straordinarie le riprese aeree) e magnifica fotografia.
Si respira cinema con la "C" maiuscola.
E' quasi superfluo dirlo ma il vecchio Clint ha fatto centro di nuovo. E questa è assolutamente un'opera imperdibile. Eastwood ha girato contemporaneamnte una seconda versione del film, "vista" dalla parte dei giapponesi.
L'altra faccia di "flags of our fathers" si chiamerà "letters from iwo jima" e uscirà in America a fine dicembre. Speriamo solo che da noi arrivi al più presto.