CINEMA - 10/28/2009

Halloween 2 di Rob Zombie

DI FABIO PUCCI


Laurie Strode ricoperta di sangue percorre le stradine della cittadina di
Haddonfield.
Seguiamo i suoi passi incerti e tremanti atraverso le zucche poste sui
davanzali delle case.Laurie sembra la Carrie di Sissy Spacek nel finale del
grande film di De Palma.
Questo l'inzio del secondo capitolo di "halloween" secondo Rob Zombie.
Ed è un inizio col botto.Nel primo quarto d'ora si respira un' aria malsana
e la tensione è ad altissimi livelli,come nei migliori lavori del
regista.Con un utilizzo dissacrante e disturbante di "nights in white satin"
dei Moody Blues durante i primi omicidi(accostare tanto romanticismo a tanta
brutalità è spiazzante e coraggioso).
Ancora colonna sonora da urlo(il gusto di Zombie è sempre eccellente) con
Motorehad, Mc5 e gli onnipresenti Lynyrd Skynyrd .
Rispetto al precendene,qui Zombie privilegia una dimensione onirica(i sogni
hanno una rilevanza fondamentale come si evince dalla didascalia che
introduce il lungometraggio e dal sogno che il piccolo Myers racconta alla
mamma ),richiama alcune tematiche del suo "la casa del diavolo" (dando
maggiore spazio alla "percezione" della "famiglia")
e riprende il suo stile più vero,in parte sacrificato nel reboot nella
saga.QuindI,nuovamente riprese il 16mm,con fotografia sgranatissima e poca
illuminazione(soprattutto per le scene più buie) ad incrementare il senso di
"sporco".Nonostante questo però,qualitativamente il film non si discosta
molto dal numero uno.Evidenti problemi di sceneggiatura portano,dopo
l'ottimo avvio,ad un meccanismo ripetitivo in cui spesso la suspance sembra
un pò sacrificata,anche dall'uso insistitito del gore(il film è vietato ai
18).Intendiamoci,alcuni ottimi momenti si incontrano diverse volte durante
il procedere della pellicola(come il massacro nel bordello),regalando attimi
di autentica inquietudine.E la costruzione delle inquadrature
di Zombie poi non può non destare ammirazione.Malcom Mcdowell invece
continua ad essere l'anello pià debole.Il suo personaggio non convince e le
parti che lo riguardano appaiono superfue(fatta eccezione per una parentesi
ironica in un talk show).
"la casa del diavolo" continua ad essere il capolavoro di Zombie,ma
nuovamente questo "h2" conferma il grandissimo talento di un regista
che,come molti hanno giò detto, è forse l'unico vero grande regista di
horror del decennnio.