CINEMA - 10/13/2009

Inglorios Basterds di Q.Tarantino

DI FABIO PUCCI

Con un favolistico "c'era una volta.." si apre il primo capitolo(il film è
diviso in 5 parti)dell'ultimo lavoro di Quentin Tarantino.
Una vettura nazista si avvicina ad una casa di una famiglia di
contadini.Dalla vettura scende Hans Landa(Christoph Waltz) soprannominato
"il cacciatore di ebrei".
Così assistiamo ai primi ,sensazionali ,20 minuti di "Inglourious
Basterds".E veniamo catapultati in una strana dimensione cinematografica,in
cui film "di guerra" sulla seconda guerra mondiale assomiglia più ad un
werstern.
Non a caso sembra di guardare il miglior Sergio Leone in questo
elettrizzante inzio.
Nel secondo capitolo ci vengono presentati "i bastardi" capitanati da Aldo
Raine(interpretato da Brad Pitt),un singolare personaggio detto l'"apache"
per la sua mania di voler togliere lo scalpo ad ogni soldato tedesco fatto
fuori.
E ,al grido incitatorio di "uccidiamo i nazi", di nuovo assistiamo divertiti
ad uno strano incastro di generi,in cui un film di guerra,divenuto western
si trasforma in thriller.E chi meglio di tarantino riesce a giocare con la
suspance,dilatando i tempi,crando attese,e instillando nello spettatore una
vera tensione hitchcockiana?
In questo senso poi "Inglourious Basterds" fa letteralmente impallidire
buoni prodotti come "operazione valchiria" di Singer.
C'è poco da fare.Siamo al cospetto di un genio.
L'idea parte da "quel maledetto treno blindato" di Castellari,da cui
riprende il titolo americano.
In mezzo a tante citazioni cinefile(alte e basse)usuali per il regista(in
alcuni momenti sembra di essere finiti in un horror depalmiano),una colonna
sonora "fuori dal tempo" che va da Morricone a Schiffrin,da Bernstain al
Bowie di "cat people"(forse un omaggio a Schrader),un incredibile tecnica
registica(sontuosi piano-sequenza,formidabili inquadrature dall'alto e
meravigliosi slow-motion nel capitolo "metacinematografico") e un ottima
sceneggiatura(dialoghi così belli raramente capita di ascoltarli in questi
tempi),
Tarantino riesce ad imprire alla pellicola un eccezionale tono
epico,coinvolgendo lo spettatore in questa delirante visione della
guerra.Un'avventura appassionata e appassionante,divertente e infine
"liberatoria".
Pitt si dimostra sempre più convincente ed è irresistibile quando tenta di
parlare in siciliano(a tal proposito è vivamente consigliata la visione in
lingua originale)
e Waltz è una vera rivelazione.Nel cast anche Eli Roth(regista di "hostel"
e amico di Tarantino) e Mike Myers.
In una scena Aldo Raine dice, a proposito di una sua curiosa "creazione
artistica" ,che probabilmetne è il suo capolavoro.
Probabilmente "Inglourious Basterds" è il capolavoro di Tarantino.