CINEMA - 9/14/2009

DRAG ME TO HELL DI S.RAIMI

DI FABIO PUCCI


Prologo nel 69:una medium alle prese con le forze del male.
Titoli di testa.Stacco ai giorni nostri.Inquandratura dall'alto.Traffico.Una
donna in macchina si dirige verso il lavoro.E' Christine Brown,ragazza "di
campagna",che ascolta un cd con un corso di dizione.
Lavora in banca, occupandosi di prestiti.E' in lotta contina tra le sue
"scomode" radici e le sue ambizioni.Ed è in gara per aggiudicarsi il posto
da vice direttore con l'antipatico Stu,pronto ad ogni bassezza per poter
vincere.
Christine dovrà prendere un difficile decisione(perchè sono quelle che
piacciono al direttore) che scatenerà la vendetta di una perfida vecchietta.
Sam Raimi è tornato,diranno in molti.Per chi scrive,Sam Raimi è sempre
rimasto.Anche quando costretto da certi meccanismi produttivi a frenarsi un
pochino,lui è sempre rimasto.
Non si è mai snaturato,almeno non del tutto.Anche nei suoi film più
imperfetti.Anche nel suo penultimo lavoro,quello spiderman 3 che tanto è
stato (ingiustamente)disprezzato dalla critica e che,nonostante i
difetti,porta al suo interno innegabili tracce del grande cinema
dell'autore.Con "drag me to hell" Raimi torna al suo primo amore,l'horror.E
al suo modo,originalissimo,di concepire il genere."drag me to hell" è un
film a basto costo,autoprodotto .Quindi libero da quelle "costrizioni" che
dicevamo prima,
Raimi da sfogo a tutta la sua follia creativa ,creando un opera cinica e
spietata(dicendo tra le righe qualcosa di non scontato),divertente e
spaventosa(la splendida scena dell'"agguato" in macchina è solo una delle
tante),e mai banale.Il maestro muove la mdp con estro e fantasia come nei
suoi migliori lungometraggi,dando vita ad un horror "corporale"(dalla bocca
entra ed esce di tutto:mosche,vermi ,strani liquidi,arti e persino
animali)con tanto sangue,
non privo di quelle contaminazioni da cartoon alla Tex Avery(soprattutto per
quanto riguarda l'utilizzo dello splatter) che tanto hanno contraddistinto
il suo modo di fare cinema.Scritto benissimo(da lui e dal fratello) con un
ritmo indiavolato e intelligenti citazioni(in colonna sonora c'è anche un
tema de"l'esorcita" di Lalo Schifrin,e di Ennio morricone) e
autocitazioni(dal suo "evil dead" e non solo).
Un film geniale.Un autentico giollino.