CINEMA - 23/11/2006

"Lady in the water" di M. Night Shyamalan

DI FABIO PUCCI

M. Night Shyamalan è uno dei "giovani" autori più interessanti in circolazione. Questo suo nuovo film è incentrato su una favola da lui stesso creata per far addormentare i suoi figli. Se con lo splendido "the village" sembrava che l'autore avesse raggiunto la sua maturità artistica, qui forse siamo di fronte ad un piccolo passo indietro. Infatti, malgrando le innegabili capacità tecniche dell'autore, in questo "lady in the water" non tutto funziona alla perfezione.
Spesso il regista oscilla tra una forte pretenziosità e inspiegabile ingenuità. E ci sono almeno due scelte discutibili: il ruolo "chiave" che lo stesso Shyamalan interpreta, e una forzatissima parentesi metacinematografica.
Nonostante questi "difetti", siamo probabilmente di fronte ad un'opera "minore" ma non per questo priva di interesse.
La capacità di sognare e di recuperare la capacità creativa del bambino (tipica dello Spielberg migliore) è anche al centro di questo affascinante e comunque "personalissimo" tassello nella filmografia di Shyamalan.
"Lady in the water" è un film "incompreso", capace di emozionare (e non è assolutamente poco) e di regalarci una meravigliosa interpretazione di Paul Giamatti.