CINEMA - 11/20/2006

"United 93" di P. Greengrass

DI FABIO PUCCI

United 93 è uno di quei film che fa discutere. E fa riflettere sul senso stesso del cinema.
Chi ama un cinema di pura fantasia, di "evasione", probabilmente non apprezzerà molto questo tipo di operazione. Ma il cinema a volte ha il "dovere" di confrontarsi con "fatti" storici importanti. Ed anche, come in questo caso, con tragedie vere e proprie.
Ma è lecito fare anche un'altra considerazione. Che sia troppo presto per realizzare un film di questo tipo? E' un evento ancora troppo recente e doloroso? E forse non è stato ancora metabolizzato? Eppure, malgardo queste premesse, il film di Paul Greengrass convince. Il registro stilistico utilizzato è perfetto (praticamente è girato tutto con la camera a spalla),
e dopo un inzio lento ma "necessario" lo spettatore viene coinvolto dalla narrazione in maniera molto rispettosa e non "ricattatoria" (è impossibile non commuoversi nel finale).
Al di la di tutto, resta comunue un prodotto cinematograficamente valido e, per chi scrive, un film che va visto.