CINEMA - 04/01/2008

"Zodiac" di D. Fincher

DI FABIO PUCCI

David Fincher torna ad occuparsi di un serial killer.Questa volta però,a differenza di "seven",i fatti narrati sono basati su una storia vera.Quella,appunto,di Zodiac(il cui caso "irrisolto" ispirò "ispettore callagahn il caso scorpio è tuo!") che terrorizzò l'America tra la fine degli anni '60 e metà anni '70.
Fincher è un "autore" che,come Ridley Scott,viene dalla publicità(suo un celebre spot della Levis)e che,nonostante il suo innegabile talento,non ha mai convinto troppo.
"Seven" a parte,Fincher si è spesso imbarcato in progetti programmaticamente controversi(fight club) o banali(the game).
Il suo è un cinema notturno,"oscuro",senza speranza.In un certo senso,è un cinema "malefico".E in questo "zoadiac" non fa eccezione.
Stilisticamente diviso in due.Una prima parte tecnica e "virtuosistica",con una rappresentazione brutale degli omicidi(bello quello iniziale sulle note della splendida "hurdy gurdy man" di Donovan, e da antologia quello al lago).Una seconda,abbandonato ogni facile espediente visivo,più complessa e introspettiva.E la maestria di Fincher sta nel rendere questo "passaggio" non fastidioso,ma funzionale allo sviluppo della trama.
L'ossessiva minuziosità con cui è stata ricostruita l'indagine a volte tende ad essere troppo "didascalica",rischiando di smorzare un pochino la tensione narrativa."Zodiac" resta un film duro(anche se non privo di ironia).
E,attraverso l'ossesione dei vari personaggi per il killer,Fincher riesce a trasmettere un grande senso di inquietudine per una minaccia impalbabile(il Male,appunto).
Ottimo cast(con un Downey jr. meno "gigione" del solito) e straordinaria colonna sonora(da Coltrane a Davis,da Santana a Sly and family stone)."Zodiac" non solo convince.
"zodiac" è un gran bel film,e sicuramente uno dei lavori migliori del regista.