CINEMA - 09/11/2007

"Planet Terror" di R. Rodriguez

DI FABIO PUCCI

"dio perdona, io no". No, non è il titolo del film di Colizzi ma è l'escalamazione di un prete prima di far fuori il cattivo di turno. una citazione (una delle tante) presenti nel "finto" trailer che precede il "vero" film.
Stiamo parlando di "Machete", sempre diretto da Rodriguez e in interpetato da Danny Treyo.
Questo, ahinoi, è l'unico trailer "superstite" dei tanti che facevano parte del progetto originale(tra i quali anche uno di Eli Roth).
Sicuramente un peccato. però non dobbiamo leggere questo "machete" come una mera consolazione. Si, perchè il trailer di Rodriguez è assoltuamente esilarante. Azione, ironia e un pizzico di trash: un geniale mix di "sana"demenza.
E questo ancticipa pienamente lo spirito di "planet terror".
C'è aria di Carpenter nell'ultimo lavoro del cowboy Rodriguez. Non solo nelle musiche (rivedute e corrette in salsa messicana dal regista) ma anche nelle situazioni di suspance e in certe interzioni tra i personaggi.
Carpenter, quindi. Ma anche Romero. E non solo per la presenza dell'"icona" Tom Savini(simpatico e impaccatissimo poliziotto). Dopotutto è una storia di morti viventi. E nell'uso "esasperato" dello spatter ricorda molto "il giorno degli zombi" (specialmente nella lunga sequenza in ospedale).
Senza scordarci, ovviamente, tutto il "resto" del cinema di genere anni '60-70.
Come in "death proof", un approcio vintage alla materia con tanto di graffi e salti di pellicola.
E anche qui i maschi sono "evirati" (basta vedere il divertente/disgustoso cameo di Tarantino).
In "planet terror" c'è di tutto. Perfino implicazioni politiche e sociologiche. Ma niente paura!Non si fa sul serio.
Quello che conta di più per l'autore del "mariachi" è intrattenere e divertire lo spettatore.
E la missione è decisamente riuscita.
A Rodriguez va anche il merito di averci restituito il redivivo Micheal Biehn (i tempi in cui lavorava con Cameron sembrano lontanissimi) e di averci regalato la migliore interpretazione del "tagliaerbe" Jeff Fahey (il suo cuoco alla ricerca del sugo perfetto è eccezionale).
Bruce Willis è in scena pochi minuti ma essenziali; Rose mcgowen è bella ed efficace nella parte di outsider in cerca di ribalta, mentre Marley Shalton (già vista in sin city e, soprattutto, in quel filmaccio di qualche anno fa intitolato "le insolite sospette") è una sexy dottoressa lesbica.
Meno complesso e più eccessivo di "death proof" ma non per questo meno affascinante.
Rodriguez ha un talento non comune (scrive, monta, musica, fotografa e dirige) e questo "planet terror" (in realtà prima parte del progetto grindhouse) pieno di trovate visve interessanti e originali è la piacevole conferma a quello che già pensavamo.