CINEMA - 20/08/2007

"I fantastici quattro e Silver Surfer" di T. Story

DI FABIO PUCCI

In una scena dei "fantastici quattro e silver surfer" Reed Richards risponde a tono ad una provocazione di un rigidissimo generale dell'esercito americano dicendo:
"si, è vero.ai tempi della scuola non giocavo a football e stavo sempre sui libri, ma adesso sto con la ragazza più sexy del pianeta"
Mai parole potrebbero essere più vere. La ragazza in questione è chiaramente Susan Storm, la donna invisible interpretata dall'incantevole Jessica Alba.
Che la Alba sia di una bellezza straordinaria è palese. Certo, se imparasse anche a recitare non guasterebbe. In realtà non se la cavava affatto male nel serial ideato da James Cameron, "dark angel". Però sul grande schermo sembra che abbia ancora parecchie difficoltà.
Va detto anche che la sua prova in questo sequel (in cui tenta incessantemente di coronare il suo sogno d'amore con l'amato mr.fantastic) è decisamente meno "legnosa" di quella vista nel precedente capitolo.
Il regista Tim Story affronta questa nuova avventura della più popolare "famiglia" di supereroi con lo stesso identico approccio del primo f4. Quindi, nessuna pretesa "autoriale", tanta ironia(le simpatiche schermaglie tra la cosa e la torcia umana ben riflettono le dinamiche dell'originale cartaceo) e pochissima seriosità.
Il risultato è ancora una volta un cinefumetto "super-super leggero", con effetti speciali buoni (ma non eccezionali) che ha il pregio di riuscire ad intrattenere e divertire lo spettatore per 90 minuti.
Il personaggio di silver surfer (un "alieno" costretto a fare del male per amore), è uno dei eroi marvel più interressanti di sempre e avrebbe potuto (e dovuto) avere uno spazio maggiore. Tutto sommato però il fascino dell'araldo dello spazio è intatto e ci si può anche accontentare.
E, almeno per una volta, il cameo di Stan Lee è geniale.