CINEMA - 15/11/2006

"The Black Dahlia" di B. De Palma

FABIO PUCCI

Presentato all'ultimo festival di Venezia dove è stato accolto (ma non è una novità per il regista) abbastanza tiepidamente, ecco finalmete l'attesissimo film di Brian De Palma.
Tratto dal libro di James Ellroy e ispirato ad un brutale omicidio realmente accaduto negli anni 40, black dahlia è un noir torbido, morboso e con improvvise esplosioni di violenza(caratteristiche insite nel cinema dell'autore) che si avvale di una splendida fotografia e da una finalmente convincente interpretazione di Josh Havnet.
Scarlett Johanson probabimente non è sfruttata al meglio ma Mia Khisner (la triste dalia nera) è sorpendente ed è bellissima.
Dopo gli ultimi titoli, non certo privi di interesse ma nemmeno troppo riusciti, De Palma non rinuncia ai suoi suoi vertiginosi piani-sequenza e soggettive (cifra stilistica di tutta la sua opera) e dimostra ancora di sapersi "reinventare", catturando "lo spirito" del romanzo(impresa non facile) e creando splendide (e spesso inquietanti) inquadrature.
Colonna sonora solo funzionale ma non si può avere tutto.
Un ritorno al cinema di grande qualità. Consigliatissimo.