CINEMA - 23/02/2007

"Scoop" di W. Allen

DI FABIO PUCCI

Un funerale. Una nave capitanata dalla morte traghetta una schiera di defunti verso una destinazione imprecisata. Tra di loro, un giornalista che ha tra le mani un ultimo clamoroso "scoop", al quale non vuole assolutamente rinunciare.
Il tutto, accompagnato dalla musica di Tchaikovsky. Su questa bella immagine "bergmaniana", si apre l'ultimo lavoro di Woody Allen, a brevissima distanza da "match point".
E proprio di quest'ultimo, "scoop" sembra quasi essere il ribaltamento comico.
Anche qui viene consumato un delitto (anzi, più di uno) da "castigare"; anche qui si "indaga" nel mondo dell'alta borghesia ed è nuovamente Londra il contesto in cui si svolge la vicenda.
E, dulcis in fundo, torna in scena la div(in)a Scarlett Johansson (ormai nuova musa del regista).
Ovviamente il plot giallo in questo caso serve solo da pretesto per veicolare le schermaglie della coppia Allen-Johansson.
La quale, diciamolo pure, funziona piuttosto bene.
In "scoop" sono presenti tutte le caratteristiche tipiche del cinema dell'autore newyorkese. Per cui, nulla di nuovo.
Però non mancano i momenti esilaranti e alcuni colpi di genio ed il film (da iscrivere nel filone alleniano più "leggero") risulta decisamente gradevole.