CHIOCCIOLA - 7/6/2010

1981 - Giorgio Gaber. La folle corsa (Mogol-Battisti)

DA CIRO

Ho visto cosa hai postato sul FB. Sei il solito burlone, ma va bene pure così!
Ti rispondo con due canzoni, e una delle due domani potresti pure trasmetterle! Sono preghiere bellissime!!!!
Anche il grande Giorgio all'ultimo ha voluto per sé i conforti religiosi e il funerale cristiano cattolico (e anche quell'anticlericale di Lucio Battisti il funerale cristiano). Per il viatico ricevuto, riguardo a Lucio (racconto commovente) la fonte che ho è ufficiosa (libro memoria non autorizzato) per le ben note vicende della volontà della famiglia. Lui ha sofferto per anni di dialisi e un trapianto al rene a Parigi nei primi anni ottanta non riuscito... Eppure ha tenuto fuori il grande dolore dalla sua attività artistica con musiche dolcissime... Es.: "Don Giovanni", in cui quasi si prefigura la sua fine.
Emilio non venirmi a dire che glielo hanno imposto i familiari:
1) con l'affetto per il caro defunto mai avrebbero tradito la sua volontà se prima si era espressa risolutamente contro;
2) persone come Giorgio e Lucio coscienti fino all'ultimo e con il loro spessore umano e che sapendo di finire hanno predisposto tutto, è impensabile un'improvvisata del genere.
3) i funerali con rito cristiano svolti sono fatti, non opinioni.
Poi sai Emilio che la mia stima e affetto per te sono incommensurabili e inalterabili. Dopo 4 anni, forse, forse, solo un tua espressione offensiva verso Gesu Cristo o la Madonna in diretta potrebbero inclinarli, ma non è nel tuo stile... Mi viene in mente un'immagine postata su FB sul tuo profilo da tuo fratello qualche mese fa con una statua di Gesù e il suo pene in vista in erezione vicino a due figure che sembrano fanciulli! Gli ho risposto, credo compostamente, il mio disappunto, e ti assicuro non per bigottume, nella mia "scomoda" fede e vita che faccio ho ricevuto attacchi e beffe di ogni tipo, mi sto quasi vaccinando, ma perchè sinceramente volgare e inopportuno! Non me ne volere, credo che lui ha agito con leggerezza.
C'è una immagine forte ed efficace nel vecchio testamento; lo stolto (per carità non faccio riferimenti in famiglia!) scaglia una freccia contro Dio pensando di ferirlo, ma non sa che non può e che la freccia gli ritorna sulla testa per colpirlo!

Emilio un abbraccio dal sempre tuo amico Ciro che essendo un "fedele" è il tuo miglior fedele ascoltatore che puoi avere!
p.s. come va con Dente? Hai sentito qualcosa? Hai letto qualcosa di "Ipotesi su Gesù"? Un abbraccio Ciro.

1981 - Anni affollati - Giorgio Gaber

Ma la Storia lasciò l’uomo
al numero 1981
e l’uomo come congelato
non intravedeva il suo destino.
Non era il capolinea
qualcosa doveva accadere
lo suggeriva una fede spontanea
che non era ancora il tempo di morire.

Il vecchio saggio
e il bimbo appena nato
guardavano la notte
dove il caso è in agguato.

E la notte
lasciava intravedere la notte
col trucco metafisico e scioccante
che l’è proprio
le cose che riuscivano a stupire
il bimbo e il vecchio.
Come ad esempio su di un cielo eterno
un grattacielo illuminato di pistacchio.

Il vecchio saggio
e il bimbo tra le braccia della mamma
di fronte a quella strana meraviglia
rinnovarono il dilemma
se quelle cose colorate e straordinarie
sarebbero col tempo diventate
se a Dio fosse piaciuto
necessarie.

Ma di una cosa siamo certi
che i loro occhi vedevano
non so se con fiducia o senza scampo
quell’enorme assurdità che è il tempo.

Signore Iddio, non so se faccia bene o faccia male
assistere ogni tanto al tuo definitivo e ricorrente funerale.

Questa volta c’era poca gente,
troppo poca gente
di cardinali e papi non se ne son visti
del resto i tuoi ministri
sono troppo effettuali
a noi piaceva immaginarli un po’ più metafisici e mentali
a noi che siamo i più ultimi fedeli
ma a scanso di fraintesi non faccio il polemista per mestiere
cerco solo di capire
di capire come fa la gente a vivere contenta
senza la forza vitale di una spinta
di capire come fa la gente che vive
senza correr dietro a niente.

È vero sono un po’ anarcoide e pieno di livore
ma in questo mondo troppo sazio di analisi brillanti e di torpore
ci sarà pure un po’ di spazio per chi si vuole sputtanare
perché piuttosto che giocare con le più acute e raffinate astuzie del cervello
è meglio ricoprirsi di merda fino al collo
e tirar fuori la rabbia spudorata di chi è stupido ma crede
e urla il suo bisogno disperato di una fede.

Perché Dio c’è ancora
Dio c’è ancora, io insisto
Dio c’è ancora, altrimenti non esisto.

È un Dio inconsueto, che non ha niente di assoluto
è un Dio che non conosce il bene e il male
figuriamoci il sociale
è un Dio severo che con magica ironia
ci diede insieme il falso e il vero
è un Dio inventato, senza altari né vangeli
ma è l’unica mia spinta in questo mondo di infedeli.

Signore Iddio, non so se faccia bene o faccia male
assistere ogni tanto al tuo definitivo e ricorrente funerale.

C’era poca gente appunto
troppo poca gente
e rimpiangevo le piccole sapienze
che ogni trapasso lascia
e poi non resta niente.
E mi veniva il mente quando si credeva come dei bambini
e insieme a tre ragazzi finiti male si livellava destini.
Ma come fate ora a vivere e a morire
senza qualcosa da inseguire
ma come fate a viver tra la gente
con l’anima neutrale e indifferente.

È vero, si perde un po’ il pudore a riparlare di morale
però mi fa un po’ schifo saltellare dal fanatismo più feroce
all’abbandono più totale
e praticare nei salotti la tecnica furbastra
di fare a gara chi è più a destra.

Confronto a questi ironici infedeli senza il minimo spessore
è molto meglio la mancanza più assoluta di pudore
confronto allo snobismo dei guardoni distaccati e intelligenti
è molto meglio persino la retorica dei vecchi sentimenti
è molto meglio l’urlo disperato di un coglione
che muore e che ha bisogno di una nuova religione.

Perché Dio c’è ancora,
Dio c’è ancora, io insisto
Dio c’è ancora, altrimenti io non esisto.

È un Dio incostante
che non ha mai fermato niente
è un Dio che si rincorre senza scampo
è l’immagine del tempo.
È un Dio un po’ strano che ci insegna la follia
di ribaltare sempre il piano
è un Dio ancestrale che è l’essenza del pensiero
la forza naturale che mi spinge verso il vero.

Signore Iddio, non so s’è irriverente o s’è normale
dover ricominciare dal tuo definitivo e ricorrente funerale.


La folle corsa (Mogol - Battisti)

Io di notte con lei vedo il sole lo sai
ma svegliandomi poi il buio
il denaro che ho anche lui brilla un po’
ma ritorna però il buio
Io vorrei pregare ma le mie mani non so unire
Tu dammi la fede persa
tu l’azzurro in cuore versa
io senza di te cadrei perché
la mia è solo una folle corsa
mn nanananana Tu che lo puoi
Tu dammi la fede persa
Tu che lo puoi che lo puoi
tu l’azzurro in cuore versa
Fallo per me Fallo perché
la mia è solo una folle corsa

Se la mia voce non ha più eco
se nel mio cuor non c’è più fuoco
Se nei miei occhi è sceso un velo
se nel mio mondo non c’è più cielo
allora tu dammi la fede persa
tu l’azzurro in cuore versa mnmn
Tu dammi la fede persa
Corro in auto perché a scordarti io provo
ma fuggendo non vivo io muoio
io vederti vorrei nel bicchiere non sei
voglio luce e mi dai il buio
Io vorrei pregare ah! Ma le mie mani non so uniiire
Tu dammi la fede persa
tu l’azzurro in cuore versa
io senza di te cadrei perché
la mia è solo una folle corsa uh uh
Tu dammi la fede persa
tu… l’azzurro in cuore versa
Fallo per me Fallo perché
la mia è solo una folle corsa