CHIOCCIOLA - 10/31/2008

Sull'amarezza (o intrattenimento e sensibilità)

EMILIOPAPPAGALLO.IT

Caro Emilio,
Mi chiamo Pierluigi ,ho 48 anni e sono un ascoltatore di Radio rock (una volta appassionato) da tempo; quantomeno da quindici anni, anche se non sono mai intervenuto con sms o altro. Mi sono deciso a scrivere perche' sinceramente dopo l'ennesimo tuo intervento, scusami se ti do del tu, non c'e' la facevo piu' a trattenere delle considerazioni in merito alla tua trasmissione del mattino, quando (talvolta) si affrontano argomenti di rilevanza politica o sociale. Cio' che non sopporto sono le modalita' con le quali esprimi le tue idee; al di la' di discorsi ideologici, di prese di posizioni di una parte o l'altra, non approvo la faziosita' , ma sopratutto la "capziosita'" con la quale vorresti giustificare le tue idee, sempre viste da un'ottica comunque "unilaterale" , mascherando il tutto con un'impronta falsamente "democratica" , per il fatto che comunque non siamo di fronte ad un dibattito in piena regola , ma semplicemente a te che riferisci i tuoi pensieri su determinati argomenti , e persone che in risposta mandano sms senza poter approfondire nulla (se non la pensano come te), visto la limitatezza del mezzo. E' questo che non sopporto personalmente, al di la' della capziosita' su detta,(per dire: "Travaglio fa i soldi facenda la parte del "buono", sappiamo bene che ci sono I "facinorosi" nelle proteste degli stidenti, Berlusconi pero' ha ragione a dire che bisogna evadere , perche' le tasse sono troppe ,Brunetta ha ragione sui fannulloni , e da qualche parte bisogna pur tagliare") , tutte considerazioni , che non affrontano nel merito i problemi, ma sono a parer mio, cavillose, superficiali, che non spiegano nulla ma servono solo a creare fumo negli occhi...ma che comunque tu esprimi a migliaia di ascoltatori, avendo il mezzo ed il tempo per farlo ( perche' comunque lo fai abbastanza spesso) senza dare agli altri la possibilita' , se non un misero sms, di esprimersi con un minimo di completezza , neanche una telefonata in diretta ...non serve dare il link del Sole24ore sul decreto Gelmini per scaricarsi la coscienza sull'assenza d'informazione generalizzata , quando poi non si creano gli spazi ad hoc per parlare di certi argomenti; non serve dire com'e' tuo solito "ah ma questo e' un'altro discorso" sui massacri del G8 o sul camion di spranghe fatto entrare senza controlli a p.zza navona l'altro ieri, senza una parola in merito agli interventi da delinquente di Cossiga ; e' solo faziosita'; non e' neanche criticare atteggiamenti e luoghi comuni di una certa mentalita' di sinistra italiana, sui quali anch'io avrei parecchio da dire; (ho solidarizzato con Mazzullo per le querele beccate da Rutelli, ecc), ma sembra solo "picconare" (alla Cossiga) in un senso, senza andare al nocciolo delle questioni,ma sopratutto senza possibilita' di replica adeguata ; non la ci si puo' cavare dicendo che questo spazio mattutino e' comunque solo d'intrattenimento ed e ' tanto per parlare...sminuendo argomenti che comunque coinvolgono migliaia di persone, che suscitano emozioni di tutti i tipi; mandandola poi a tarallucci e vino, o lamentandosi di atteggiamenti certamente riprovevoli come insultare tramite terzi, e similia, (ma sono anche purtroppo la conseguenza di certe modalita' di esprimersi come la tua). Allora perche' non creare degli spazi adeguati, tipo Articolo 21 con le telefonate a Mazzullo, o meglio ancora con dibattiti con ospiti in studio. Certo anche Mazzullo ha un'approccio un po' superficiale (come quando fu ucciso Biagi e lui in risposta ad un sms disse senza approfondire che non era vero' che la colpa di cio' era che non gli avevano dato la scorta) ma comunque apprezzo la sua "veracita" e schiettezza, anche se anche lui, sbagliando risponde solo ad sms.
Con questo concludo, mi dispiace ma saltero' lo spazio mattutino; preferisco Fabio Giannotti e Jelena , sempre meglio la musica dopotutto..comunque un saluto..

Pierluigi

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Caro Emilio,
questa mattina parlavi di tagli giusti da fare alla scuola portando come pretesto l'esubero di personale non insegnante che vi lavora.
Bene io credo che un conto sono i tagli che la finanziaria ha previsto per la scuola e un altro è eventualmente la ridistribuzione del personale non insegnante delle scuole, mentre invece se vogliamo parlare di tempo scuola relativo all'insegnamento: sappiamo tutti che questo era pari a 40 ore settimanali, questo tempo verrà ridotto a 24 ore e dovrebbe andare ad aumentare le ore di attività scolastica, a detta del governo, ma se la matematica non è un opinione qualcosa non quadra. Non ti sembra?

Giacomo

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Caro Emilio,
beh, stamattina per la prima volta avrei voluto smettere di ascoltare radio rock..... capisco che sicuramente non tutti quelli che stanno in piazza stanno seguendo alti ideali, altri sono disinformati.....ma la situazione di emergenza c'e'..... te lo dice una che è sia dipendente pubblica precaria (eh si, brunetta mi considera una fannullona!) ma anche studentessa universitaria (e anche qui aprirei una parentesi: ho sempre divuto lavorare x mantenermi e dare tanti esami quando si lavora a tempo pieno non è facile......questo per ricollegarmi a quello che dicevate di chi si iscrive all'università e poi non da esami.......)
Tagliare gli sprechi si, ma non le persone!!!!

Annamaria

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Caro Emilio,
leggo della tua amarezza sul tuo "aggiornamento di stato".
Ti scriverò di getto, come un ipotetico saggio "della tanta e altrettanta amarezza".
Ti ascolto tute le mattine da molti anni e mi piace pensare, ogni mattina ed ogni volta che porti in radio il tuo punto di vista - libero, sincero, profondo - ecco mi piace pensare che siamo in tanti.
Non devo essere io a dirti: "vai avanti - siamo con te". è la tua onestà che ti farà parlare ancora, che ti farà esprimere ancora il tuo punto di vista. La radio è uno spazio di comunicazione e tu ne fai prorpio lì dove l'egemonia invasiva di un certo pensiero trova lo spazio e si infiltra secondo logiche per cui "se sento rock sono di sinistra".

Per quanto ti possa servire o possa essere di appoggio, non sei solo. Mi riconosco enormemente nel tuo approccio. Nell'approccio di chi, dopo anni passati a leggere il mondo secondo il filtro dell'ideologia, abbraccia, secondo il processo di maturazione che vede ognuno di noi entrare nel mondo reale, la sola ideologia figlia degli onesti e degli umili: il pensiero libero. Non è questione di destra o di sinistra.

Io lavoro da tre anni in Alitalia e mi occupo di Gestione del Personale e Relazioni sindacali. Potrei parlare per ore, dire tutto quello che c'è da dire....lasciare andare a ruota libera il pensiero di un giovane che, entrato in azienda con vaghe inclinazioni di sinistra, si ritrova oggi dentro una crisi che porterà a casa non si sa quante persone e famiglie: crisi figlia della falsa politica che entra nel business, figlia del business sindacale che lucra sulle persone, business, quest'ultimo, che è disposto a mandare sull'astrico, insieme ad 2000 altri fattori certo, un'intero settore produttivo ed asset del paese pur di mantenere in vita privilegi, status quo ed immobilismo.
Viviamo l'epoca del "cambiamento, seppur necessario, non s'ha da fare", il nostro moderno ed inetto Don Abbondio che ci dice: per anni, anni in cui è il mercato a richiederci passi veloci in avanti, in Alitalia come nella scuola, nella sanità, nelle FS e in tutti gli altri settori pubblici e spesso anche privati, si è dato vita ad un immobilismo vergognoso figlio a sua volta di input sindacali e politico/culturali degni delle peggiori esperienze di dittatura proletaria. è questo immobilismo a difesa delle caste, dei baroni di turno, dei filgi dei politici, degli amici dei raprresentanti sindacali, è questo immobilismo a difesa degli interessi personali a provocare la stasi decennale del nostro paese: disoccupazione, precarizzazione e non flessibilità nel turn over nel mondo del lavoro, crisi economica e tutto il resto.
Ogni ipotesi di efficentamento, di differenziazione dei salari secondo logiche VALUTATIVE legate al MERITO e non alla raccomandazione sindacale o politica che regolarmente tocca chi NON merita, ogni intervento gestionale ed economico teso al premio ed allo smantellimento dello status quo, le sole ipotesi di questi necessari e, loro sì di sinistra nel senso nobile del termine, inevitabili riallineamenti con ciò che oserei definire giustizia, le sole ipotesi, ripeto, vengono regoalrmente bloccate sul nascere.

Ecco Emilio, potrei andare avanti per ore, per giorni. Chi non è protetto non è altrettanto uguale.

Credo che sia il caso di dirle queste cose e ti ringrazio, perchè tu le dici libero da filtri ideologici, anche se in forma privata nella quale mi paicerebbe rimanere. Spero di far parte di una maggioranza silenziosa, come credo.


Giuseppe