LIBRI - 23/07/2012

Il PENSATORE MODERNO, di Piero BUSCAROLI (estratto).

DA CIRO



“Il PENSATORE MODERNO non è un rivale dell’Onnipotente, un creatore di mondi e sistemi, e neppure un continuatore dei re filosofi che dettavano codici di leggi, e ancor meno è un oracolo che lacera le tenebre dell’avvenire. E’ uno “spettatore”: appoggiato al davanzale della finestra o seduto in poltrona, guarda lo spettacolo che i suoi tempi recitano davanti a lui, lo scruta con occhio lucido, non appannato dal pregiudizio o dalla passione, ne analizza gli elementi dal recente passato alla scala umana che lo circonda. Ciò che nasce da questa contemplazione meditativa non è, e non dev’essere, un sistema, ma soltanto una “prospettiva”. E questa prospettiva non è una fase effimera, secondaria, trascurabile nella dinamica dell’intelligenza, bensì un contributo, a volte determinante, nel grande viaggio della conoscenza. Ogni nuova “prospettiva” è un arricchimento del comune patrimonio intellettuale. Mai indietreggiare dinanzi ai “parà doxan”, alle opinioni che stanno fuori o a lato di quella comune! Il “paràdoxon” è la diana del pensiero che scuote gli animi dal torpore, lo sprone che incita a non indugiare nella comoda verità del momento, anche se offre accesso alle cattedre universitarie e alle promozioni.



Piero BUSCAROLI, Beethoven – pag. 151. BUR Rizzoli, 2004.